TURNO

Il rivale di Enea

TURNO

Il mio nome è Turno. Sono il re dei Rutuli. Il mio regno si trova sulla costa del Lazio e ha per capitale la città di Ardea. Sono un uomo combattivo e coraggioso, a cui però è stato riservato un tragico destino: la mia vita è accompagnata da presagi di morte.

Di me si dice che sono “bellissimo”. Appartengo a una antica e nobile stirpe e ho chiesto in sposa la principessa Lavinia, figlia del re Latino e della regina Amata.

Da quando Enea, il capo dei Troiani, è approdato sulle coste del Lazio, il corso degli eventi è destinato a cambiare. Il re Latino, contro la volontà della moglie Amata, ha deciso di offrire in sposa Lavinia a Enea per motivi politici, sperando così di consolidare l’alleanza tra Latini e Troiani. Un atto che mi ha spinto a dare inizio a una terribile guerra contro Enea e il suo popolo.

Il mio temperamento impulsivo e temerario tende a diventare ancora più incisivo e violento sotto l’influsso degli dèi. Un giorno, durante una battaglia, spronato dalla dea Giunone – da sempre contraria ai Troiani – ho commesso un atto cruento, mostrando una ferocia eccessiva.

Nel corso della guerra ho anche ucciso Pallante, il giovane amico di Enea, il quale ha promesso a Evandro di vendicare la morte del suo unico figlio. So di dover “affrontare Enea e soffrire la morte”. Siamo l’uno contro l’altro nel duello finale che decreterà il vincitore, colui al quale sarà data in sposa Lavinia.

Enea è ormai prossimo alla vittoria e lo imploro di risparmiarmi la vita. Lui esita, con la spada sospesa, ma poi si accorge che indosso la cintura militare del suo giovane amico Pallante e l’ira e la passione prendono il sopravvento. Il mio rivale decide di mantenere fede alla promessa fatta a Evandro e per me sopraggiunge la morte. Così il mio destino si compie.

© Immagine tratta da Wikimedia Commons