LAVINIUM
Una città antichissima tra storia e mito
L’ANTICO INSEDIAMENTO
L’antica città di Lavinium era situata a circa 28 km da Roma e a 4 km dal mare. Nel luogo in cui oggi si trova il Borgo di Pratica di Mare viene concordemente collocata l’acropoli, ovvero la parte più alta e prestigiosa di questo remoto insediamento, risalente all’età del Bronzo e alla prima età del Ferro.
Nel VI sec. a.C. la città raggiunse il suo massimo sviluppo urbanistico ed economico, occupando l’intero altipiano e instaurando rilevanti rapporti commerciali, soprattutto con le colonie dalla Magna Grecia, grazie alla presenza del porto lagunare che si trovava nei pressi dell’attuale Torvaianica.
Posta al centro di un importante asse viario, nei pressi di Lavinium sono stati rinvenuti imponenti monumenti quali il Santuario dei XIII Altari, la tomba a tumulo conosciuta anche come l’Heroon di Enea – ossia un monumento commemorativo dell’eroe troiano – e il Santuario di Sol Indiges.
L’attuale Borgo di Pratica di Mare, che sorge sull’altura occupata nell’antichità dall’acropoli di Lavinium, rappresenta una preziosa area monumentale e agricola ancora intatta all’interno della zona di Pomezia e Torvaianica, non molto distante da Roma.
L’AREA ARCHEOLOGICA
L’area archeologica di Lavinium ospita il grande santuario noto come Santuario dei XIII Altari e l’Heroon di Enea.
Il Santuario dei XIII Altari è una delle testimonianze archeologiche più importanti dell’antica città di Lavinium. Sorto intorno alla metà del VI secolo a.C., a sud della città, è composto da una fila monumentale di altari, tutti rigorosamente orientati ad est, le cui caratteristiche architettoniche testimoniano gli intensi rapporti commerciali con le colonie greche dell’Italia meridionale.
Gli altari furono realizzati in periodi differenti, probabilmente a gruppi di tre o quattro, e ciascuno presenta interessanti peculiarità. Le ricerche, ancora in corso, non hanno chiarito a quale culto fosse dedicato questo importante luogo sacro.
Poco distante dal Santuario dei XIII Altari, sorge il cosiddetto Heroon di Enea, monumento commemorativo dell’eroe troiano. Questo luogo sacro è un monumento funebre, realizzato nel corso del VII secolo a.C., destinato ad ospitare la salma di un uomo illustre, forse il primo re di Lavinium.
Come molte tombe importanti di questo periodo, la sepoltura era ricoperta da un tumulo, e oltre a contenere il defunto e il suo corredo personale, all’interno vi era anche un ricco corredo costituito da vasi e oggetti metallici e da un carro. Il tumulo funerario è stato descritto dagli storici antichi come tomba del padre comune della stirpe dei Latini, poi identificato con Enea.
Il Museo Civico Archeologico Lavinium porta avanti un intenso lavoro di riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico di quest’area. Situati alle porte della città di Pomezia, il museo e l’area archeologica raccontano attraverso numerosi reperti una storia lunga quasi tre millenni.
IL MITO: ENEA E LE ORIGINI DI ROMA
Secondo il racconto degli autori antichi Lavinium fu fondata da Enea, giunto sulle coste del Lazio dopo la sua fuga da Troia e le lunghe peregrinazioni nel Mar Mediterraneo.
Il mito ha reso Lavinium anche il luogo d’origine del popolo romano, con la diffusione della tradizione secondo la quale Romolo, il fondatore di Roma, discendeva dalla stessa stirpe di Enea, in quanto erede dei re di Alba Longa, città fondata da Ascanio, il figlio dell’eroe troiano.